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Da Bitpanda
06.05.2022
Questa settimana parliamo di titoli tecnologici americani, appezzamenti di terra nel metaverso, blockchain ingorgate e startup italiane.
Siamo nel pieno del periodo delle trimestrali, sia in Europa negli Stati Uniti. I risultati delle grandi società tecnologiche finora sono stati molto diversi tra loro, con Amazon che ha annunciato perdite per 3,8 miliardi di dollari, mentre Apple ha battuto le stime degli analisti. In borsa però i titoli dei giganti del tech continuano a faticare, come vedremo più avanti.
Parlando di borsa, non possiamo non citare Warren Buffett. L'Oracolo di Omaha ha investito nel primo trimestre ben 51 miliardi di dollari, dal settore assicurativo a quello del gaming, ma ha fatto notizia per una dichiarazione su Bitcoin. “Se qualcuno mi offrisse tutti i bitcoin del mondo per 25 dollari, rifiuterei l'affare perché dei bitcoin non saprei che farmene”. In effetti, Buffett non è mai stato un grande fan della criptovaluta, e non ne ha mai fatto mistero. E tu, compreresti tutti i bitcoin del mondo per 25 dollari?
Rimanendo in ambito cripto, per le blockchain è stata una settimana dura: quella di Solana è stata offline per 7 ore a causa di un numero record di transazioni effettuate da bot per il minting degli NFT, che hanno congestionato la piataforma con 4 milioni di transazioni al secondo.
Infine, la notizia centrale della settimana: la Federal Reserve ha annunciato il maggior rialzo dei tassi dal 2000, aumentando di 50 punti base il tasso di interesse a cui presta denaro alle banche da un giorno all'altro.
Ma vediamo le altre notizie!
E parliamo ora di NFT. Partendo da un report di Nonfungible.com, il Wall Street Journal scrive che il mercato degli NFT sarebbe crollato del 92%. Cosa sta succedendo? Siamo ancora nella prima metà dell’anno e già sembrano lontani i numeri del 2021, quando il mercato NFT è cresciuto del 21.000% rispetto il 2020 raggiungendo quota 17,6 miliardi di dollari. Tuttavia, questo è un mondo in continua evoluzione, e non tutti i progetti del settore vanno così male.
Un esempio è Otherside: il metaverso progettato da Yuga Labs, società creatrice del Bored Apes Yacht Club, che ha già venduto 55.000 appezzamenti di terreno raccogliendo qualcosa come 320 milioni di dollari.
L’interesse per l’asta su questi terreni virtuali è stato tale da mandare in tilt la blockchain Ethereum, facendo salire alle stelle le gas fees, vale a dire i costi di transazione. Alla fine dell’asta, le gas fees totali pagate sono risultate pari a 123 milioni di dollari, circa 6.000 dollari per ogni terreno in media. In pratica, sono costate in media più le commissioni dei terreni.
Un vecchio adagio recita: "aprile, dolce dormire". Forse le Big Tech americane hanno preso troppo alla lettera questo detto. Pensate che nel solo mese di aprile Meta (Facebook), Apple, Alphabet (Google), Netflix, Amazon e Microsoft hanno perso oltre 1.400 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato.
Questo gruppo di società, che potremmo definire FAANG+Microsoft, è passato dal valere 10.000 miliardi a fine 2021 a circa 8.000 miliardi.
Le ragioni? Secondo gli analisti sono tanti i fattori a pesare: dalla stretta di politica monetaria della Federal Reserve ai problemi sulla supply chain (citati per esempio da Apple), così come il clima di incertezza per la guerra in Ucraina e le sfide in termini di regolamentazione, soprattutto nell’Unione Europea.
Prima di conoscere i round di finanziamento di questa settimana, ci sono due (belle) notizie sull'ecosistema italiano delle startup.
La prima: secondo i dati del primo Osservatorio sul Venture Capital in Italia, costruito da Cross Border Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, nel primo trimestre 2022 sono stati investiti nel Venture Capital italiano ben 420 milioni di euro, distribuiti su 54 round di finanziamento.
La seconda: la NATO ha selezionato Torino come acceleratore del progetto Diana, il programma da 1 miliardo di euro lanciato con l’obiettivo di coltivare startup e centri di ricerca dedicati a tecnologie innovative.
Ed ecco i round di finanziamento di questa settimana:
Ecozema, startup che produce stoviglie sostenibili, ha ricevuto 1,5 milioni di euro dal fondo a|impact. Al momento, Ecozema fattura 8 milioni di euro e ha una base di oltre 500 clienti.
Restiamo in ambito di sostenibilità per parlare di Genuine Way, startup fondata nel 2019 che impiega la tecnologia blockchain per il tracciamento della sostenibilità ambientale dei prodotti, la quale ha chiuso un primo round da 550 mila euro, guidato da business angel del settore tech e sostenibilità.
E poi c'è KPI6, startup che intercetta le tendenze attraverso i dati elaborando analisi predittive, che ha chiuso un round da 2 milioni di euro.
Quella che però ha fatto più parlare di sé è senza dubbio Scalapay, che ha ottenuto un investimento da 27 milioni di euro da parte di Poste Italiane.
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