E se… avessi scelto l’oro invece del Bitcoin?

Brinsley Bailey

Da Brinsley Bailey

Dal 2020, gli investitori hanno assistito a una crescita straordinaria sia negli asset digitali sia in quelli fisici. Mentre il Bitcoin ha superato i suoi massimi storici raggiungendo nuovi livelli record, i metalli preziosi come oro e argento hanno registrato a loro volta guadagni significativi. L’incertezza macroeconomica, le pressioni inflazionistiche e la domanda industriale hanno inciso sull’andamento di entrambi gli asset. Ma cosa sarebbe accaduto se nel 2020 avessi puntato sui metalli preziosi invece che sul Bitcoin? In questo articolo esploriamo lo scenario alternativo di un investimento in oro anziché in Bitcoin e come questa scelta avrebbe potuto influire sul valore attuale del tuo portafoglio.

Le recenti performance dell’oro

Nel corso dell’anno, l’oro ha continuato a superare traguardi storici, registrando un incremento superiore al 60% e raggiungendo un massimo assoluto di 4.381 USD/oncia (3.770 €) il 20 ottobre 2025. Si avvia così verso la sua migliore performance annuale dal 1979.

Con il continuo taglio dei tassi da parte delle banche centrali, l’aumento delle tensioni geopolitiche e il perdurare dell’inflazione, molti investitori tornano a rifugiarsi nell’oro per proteggersi dall’instabilità e dalla svalutazione valutaria. Inoltre, nel 2025 le banche centrali, i fondi sovrani e altri investitori istituzionali hanno ampliato le proprie riserve auree, spinti dalla crescente domanda dei mercati asiatici e da una fiducia sempre più vacillante nel dollaro statunitense.

Le recenti performance di Bitcoin


Nel 2025, il Bitcoin ha continuato a catalizzare l’attenzione mondiale, superando nuovi massimi storici oltre i 120.000 USD (106.000 €) prima di entrare in una fase di consolidamento. I forti afflussi nei Bitcoin ETF spot, insieme alla domanda costante da parte degli investitori retail, hanno sostenuto il prezzo nonostante un contesto macroeconomico più prudente. L’adozione istituzionale del Bitcoin si conferma un tema chiave: ETF, gestori di fondi e fondi pensione lo considerano sempre più un’allocazione strategica di lungo termine, piuttosto che un semplice strumento di trading speculativo. Nonostante la volatilità rimanga elevata, i risultati del 2025 ne rafforzano il ruolo emergente come riserva di valore digitale e componente aggiuntiva in un portafoglio ben diversificato.

Bitcoin vs Oro: e se avessi iniziato un piano di risparmio?

Consideriamo un’ipotesi di investimento che preveda il versamento settimanale di 50 €* in Bitcoin o in oro, a partire dal 2020. Tale approccio sistematico dimostra come un piano di contribuzioni ricorrenti possa, nel tempo, generare un portafoglio solido nonostante la volatilità dei mercati, le evoluzioni macroeconomiche o i cicli di crescita. Questo metodo si fonda sull’effetto del piano di accumulo del capitale, che consente di costruire esposizione nel lungo periodo, riducendo l’impatto delle fluttuazioni di prezzo.

**Nota: Tutti i valori riportati sono stime approssimative, basate su commissioni pari allo 0% e su un investimento continuativo fino a ottobre 2025. Questa analisi ha esclusivamente finalità illustrative ed educative. I calcoli non includono costi di transazione, spread o spese di custodia e presuppongono acquisti effettuati al prezzo medio mensile. Le performance passate non costituiscono garanzia di risultati futuri e i contenuti presentati non rappresentano in alcun modo una consulenza finanziaria. Le informazioni hanno esclusivamente scopo dimostrativo.*

Ecco come sarà suddivisa l’analisi:

  • Importo totale investito:
  • Valore del portafoglio:
  • Guadagni totali: €
  • Rendimento percentuale: +%

Ciascuno scenario prende avvio nel mese di gennaio dell’anno indicato, illustrando come un medesimo comportamento d’investimento avrebbe potuto generare risultati differenti in contesti di mercato variabili. I dati si basano sui prezzi medi mensili storici, convertiti da USD a EUR con un tasso di cambio fisso di 1 € \= 1,16 $, a scopo puramente illustrativo.

Questi esempi, di natura esclusivamente teorica, non includono commissioni di transazione, spread, costi di conservazione o custodia e altri oneri connessi. L’obiettivo è mostrare come un approccio disciplinato all’investimento, piuttosto che il tentativo di individuare i momenti ideali di ingresso o uscita dal mercato, possa influenzare i risultati nel lungo periodo.

2020: la calma prima della tempesta

All’inizio del 2020 i mercati si sono aperti in un contesto di relativa stabilità, dopo un lungo periodo rialzista. L’attenzione globale era concentrata su punti di tensione geopolitica, tra cui l’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Iran e le proteste a Hong Kong, che mettevano alla prova le relazioni tra Regno Unito e Cina.

L’oro, tradizionalmente considerato un bene rifugio, stava già registrando un graduale rialzo, sostenuto dalle politiche monetarie estremamente accomodanti delle banche centrali. Il Bitcoin, nel frattempo, si trovava in una fase di consolidamento dopo il rally del 2019, con una presenza istituzionale ancora limitata. A marzo, la pandemia di COVID-19 scatenò un crollo storico dei mercati e un’ondata senza precedenti di stimoli monetari, tracciando per entrambi gli asset percorsi divergenti ma trasformativi: l’oro balzò al rialzo mentre gli investitori cercavano sicurezza, mentre il Bitcoin iniziò a evolversi come potenziale copertura contro la svalutazione monetaria.

Oro: gen. 2020 – ott. 2025


  • Importo totale investito: 3.500 €
  • Valore del portafoglio: 6.682 €
  • Guadagni totali: 3.182 €
  • Rendimenti percentuali: +90,9%

Un investimento in oro da 50 € al mese, avviato a gennaio 2020 e proseguito fino a ottobre 2025, avrebbe quasi raddoppiato il proprio valore. Questo risultato è attribuibile all’andamento costante dell’oro, con un’accelerazione significativa della crescita a partire dal 2024.

Bitcoin: gen. 2020 – ott. 2025

  • Importo totale investito: 3.500 €
  • Valore del portafoglio: 14.569,75 €
  • Guadagni totali: 11.069,75 €
  • Rendimento percentuale: +316,3%

Un investimento mensile di 50 € in Bitcoin, effettuato da gennaio 2020 a ottobre 2025, avrebbe portato a detenere 0,15719 BTC, per un valore di circa 14.569,75 €, con un rendimento pari a +316,3%. Questo evidenzia come un approccio d’investimento regolare permetta di beneficiare della crescita dei mercati nel lungo periodo.

2021: liquidità e breakout del mercato cripto

All’inizio del 2021, le economie globali stavano riprendendo vigore grazie a stimoli monetari e fiscali straordinari. Migliaia di miliardi di nuova liquidità immessa nei mercati accrebbero i timori d’inflazione, sostenendo i prezzi dell’oro, ma allo stesso tempo alimentarono l’appetito per il rischio. Il Bitcoin entrò così nel suo primo vero ciclo istituzionale, spinto da importanti acquisti di tesoreria da parte di società come Tesla e MicroStrategy e dal lancio del primo ETF sui futures Bitcoin negli Stati Uniti. Più avanti, nel corso dell’anno, El Salvador adottò il Bitcoin come moneta a corso legale, conferendo ulteriore legittimità all’asset cripto. L’oro rimase relativamente stabile in questo periodo, mentre il rally esplosivo del Bitcoin lo portò temporaneamente oltre i 60.000 $, conquistando le prime pagine dei giornali e trasformando la percezione degli investitori verso gli asset digitali. A dicembre, la capitalizzazione di mercato del Bitcoin superò per la prima volta la soglia di 1 trilione di dollari.

Oro: gen. 2021

  • Importo totale investito: 2.900 €
  • Valore del portafoglio: 5.362 €
  • Guadagni totali: 2.462 €
  • Rendimento percentuale: +84,9%

Bitcoin: gennaio 2021 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 2.900 €
  • Valore del portafoglio: 7.724,69 €
  • Guadagni totali: 4.824,69 €
  • Rendimento percentuale: +166,4%

2022: l’inflazione colpisce ancora

Il 2022 ha segnato una svolta significativa nel contesto macroeconomico. L’inflazione è accelerata raggiungendo i massimi da diversi decenni, spingendo la Federal Reserve statunitense e la Banca Centrale Europea ad avviare un ciclo di rialzi dei tassi di interesse. L’aumento dei rendimenti reali ha penalizzato la performance a breve termine dell’oro, pur mantenendo intatto il suo ruolo difensivo. Al contrario, il Bitcoin è entrato in un profondo mercato ribassista, complice il restringimento della liquidità e il ritiro dei capitali speculativi. Il crollo di importanti progetti nel mondo cripto, come Terra (UST), e di piattaforme di trading come FTX, ha minato la fiducia degli investitori e innescato un’ondata di controlli normativi a livello globale. Sia l’oro sia il Bitcoin si sono così trasformati in veri e propri specchi del sentiment di mercato: il primo come bene rifugio, il secondo come asset di rischio sotto pressione.

Oro: gen. 2022 – ott. 2025

  • Importo totale investito: 2.300 €
  • Valore del portafoglio: 4.071 €
  • Guadagni totali: 1.771 €
  • Rendimento percentuale: +77,0%

Bitcoin: gennaio 2022 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 2.300 €
  • Valore del portafoglio: 5.996,58 €
  • Guadagni totali: 3.695,58 €
  • Rendimento percentuale: +160,7%

2023: la fase di ripresa

Nel 2023 i mercati globali hanno mostrato segnali di stabilizzazione, grazie al rallentamento dell’inflazione, sebbene i tassi di interesse siano rimasti elevati. Il Bitcoin, dopo aver resistito alla fase più turbolenta, ha iniziato un graduale percorso di ripresa. L’interesse delle istituzioni si è spostato dalla speculazione allo sviluppo infrastrutturale: regolamentazioni più definite, il rinnovato impulso alla presentazione di ETF e l’ampliamento delle soluzioni di custodia hanno segnalato l’ingresso del settore cripto in una fase di maturazione. Mentre l’oro continuava a mettere a segno guadagni costanti in modo discreto, il progressivo recupero del Bitcoin rifletteva una narrativa rinnovata di solidità e capacità di adattamento.

Oro: gennaio 2023 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 1.700 €
  • Valore del portafoglio: 2.778 €
  • Guadagni totali: 1.078 €
  • Rendimento percentuale: +63,4%

Bitcoin: gennaio 2023 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 1.700 €
  • Valore del portafoglio: 3.998,75 €
  • Guadagni totali: 2.298,75 €
  • Rendimento percentuale: +135,2%

2024: una nuova era ha inizio

Gennaio 2024 ha segnato un momento spartiacque con l’approvazione, da parte della Securities and Exchange Commission statunitense, degli ETF su Bitcoin spot, aprendo così la strada agli investimenti istituzionali su larga scala. Dopo anni di attesa, il Bitcoin ha ottenuto un collegamento credibile con i mercati tradizionali, e questa approvazione ne ha consolidato lo status di classe di investimento legittima agli occhi di molti operatori. Parallelamente, l’oro ha continuato a beneficiare dell’inflazione persistente, dell’incertezza geopolitica e della forte domanda da parte delle banche centrali. Entrambi gli asset hanno prosperato nel 2024: il Bitcoin grazie all’innovazione e a un più ampio accesso al mercato, l’oro grazie alla fiducia e alla tradizione.

Oro: gennaio 2024 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 1.100 €
  • Valore del portafoglio: 1.582 €
  • Guadagni totali: 482 €
  • Rendimento percentuale: +43,8%

Bitcoin: gennaio 2024 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 1.050 €
  • Valore del portafoglio: 1.464,66 €
  • Guadagni totali: 364,66 €
  • Rendimento percentuale: +33,2%

2025: il “debasement trade”

Nel corso del 2025, l’economia globale è stata caratterizzata da elevati livelli di debito, inflazione persistente e aspettative di futuri tagli dei tassi di interesse. I mercati hanno coniato un nuovo termine, “debasement trade”, per descrivere la tendenza a orientarsi verso asset tangibili come oro e Bitcoin, in risposta al timore di un’erosione del valore delle valute fiat. L’oro ha toccato nuovi massimi storici, sostenuto da acquisti record da parte delle banche centrali. Gli ETF su Bitcoin hanno continuato ad attirare capitali istituzionali, rafforzando ulteriormente il collegamento tra la finanza digitale e quella tradizionale. Entrambi gli asset sono ormai percepiti in modo simile, come riserve di valore scarse e senza confini, in un’epoca di eccesso di liquidità e svalutazione delle monete fiat.

Oro: gennaio 2025 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: 500 €
  • Valore del portafoglio: 601 €
  • Guadagni totali: 101 €
  • Rendimento percentuale: +20,1%

Con un investimento mensile di 50 € da gennaio a ottobre 2025, una strategia di accumulo del capitale sull’oro avrebbe potuto ottenere un rendimento potenziale del +20% nell’arco di appena dieci mesi, a testimonianza del deciso slancio rialzista dell’oro registrato tra la metà e la fine del 2025.

Bitcoin: gennaio 2025 – ottobre 2025

  • Importo totale investito: €500
  • Valore del portafoglio: €517.75
  • Guadagni totali: €17.75
  • Rendimento percentuale: +3.5%

Un investimento mensile di 50 € in Bitcoin da gennaio a ottobre 2025 avrebbe generato un rendimento del +3,5% in dieci mesi. Sebbene questo risultato sia meno brillante rispetto a quelli di fasi precedenti, evidenzia come la costanza nell’investire possa comunque produrre risultati e mantenere una posizione favorevole in vista del prossimo movimento di mercato, anche durante le fasi più tranquille.

Perché scegliere un solo asset?

Come abbiamo evidenziato, sia il Bitcoin sia l’oro possono svolgere un ruolo fondamentale all’interno di un portafoglio ben bilanciato. Diversificare tra diverse classi di investimento aiuta a distribuire il rischio e a cogliere opportunità di crescita di natura differente, soprattutto quando i mercati si comportano in modo imprevedibile.

Il piano di accumulo del capitale rimane uno dei metodi più efficaci per costruire tale equilibrio. Investendo regolarmente un importo fisso, è possibile attenuare l’impatto della volatilità e ridurre la pressione legata al tentativo di individuare il momento giusto per entrare o uscire dal mercato. Nel tempo, questo approccio disciplinato può rafforzare la propria posizione, sia che si prediligano asset tradizionali come l’oro, asset digitali come il Bitcoin, o una combinazione dei due.

È importante ricordare che nessuna strategia è priva di rischio. Anche con il piano di accumulo del capitale, trend ribassisti prolungati possono incidere sui rendimenti. Tuttavia, per la maggior parte degli investitori orientati al lungo periodo, mantenere la propria posizione risulta più importante delle fluttuazioni di breve termine.

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Brinsley Bailey

Brinsley Bailey

Content lead, meme advocate, and habitual tea drinker.